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Il 12 dicembre 1969, un venerdì, alle 16.37, una bomba esplose all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, nel pieno centro di Milano, a due passi dal Duomo. Il bilancio delle vittime, pesantissimo, fu di 17 morti e 88 feriti, il più alto mai pagato sino ad allora in Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Non lo si sapeva ancora, ma quella data avrebbe segnato l’inizio della strategia della tensione e la storia del nostro Paese è indelebilmente segnata dallo spartiacque di Piazza Fontana: nell’arco di nemmeno un’ora altri quattro attentati scossero Milano e Roma. Seguirono giorni durissimi segnati dall’arresto e dalla morte di Giuseppe Pinelli e dall’arresto di Pietro Valpreda, entrambi del tutto estranei ai fatti, quindi nel 1972 l’assassinio del commissario Luigi Calabresi, altro frutto avvelenato di quel tragico pomeriggio di dicembre.

Al termine di lunghi anni di processi, solo nel 2005 la Corte di Cassazione ha potuto stabilire che la strage fu realizzata da “un gruppo eversivo costituito a Padova nell’alveo di Ordine nuovo (…) capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura”, i quali però non furono perseguiti perché in precedenza erano stati assolti – con giudizio definitivo – dalla Corte d’Assise d’Appello di Bari per lo stesso reato. Gli esecutori materiali, cioè coloro che depositarono materialmente la valigia con la bomba sotto il tavolo ottagonale della Banca, sono al momento ignoti.

Nel cinquantesimo anniversario dell’attentato di Piazza Fontana il Partito Democratico lombardo vuole ricordarne anzitutto le vittime innocenti, non soltanto coloro che morirono o rimasero feriti ma anche tutti i loro familiari, segnati per sempre da questa terribile pagina nera nella storia della Repubblica. E poiché la strage rimase impunita anche a causa dei numerosi errori compiuti nelle indagini e dei depistaggi messi in atto, ribadiamo con tutta la nostra voce che la democrazia va difesa ogni giorno, a ogni costo, con coraggio e forza.

Neppure vogliamo dimenticare che il giorno dei funerali, il successivo 15 dicembre, una Milano attonita e raccolta nel più profondo silenzio testimoniò una volta di più la fedeltà del Paese ai valori della democrazia e della libertà
La memoria è il nostro dovere.

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Domani, 12 dicembre, per ricordare questo tragico anniversario il Comune di Milano ha organizzato due importanti appuntamenti: alle 14.30 si terrà un Consiglio comunale straordinario con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; dalle 15:45 un corteo si snoderà da Piazza della Scala, sede del Comune, a piazza Fontana.

Sempre domani 12 dicembre, alle 21.00, su RAI 1 andrà in onda la docufiction “Io ricordo – Piazza Fontana: Giovanna Mezzogiorno interpreta Francesca Dendena, figlia di una delle vittime, Pietro Dendena. Con l’utilizzo di ricostruzioni e di testimonianze originali l’orrore della strage viene raccontato anche dal punto di vista di chi soffrì l’orribile perdita di qualcuno che gli era caro.

PD Lombardia